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Design Thinking

Design Thinking Method

Design Thinking: cos’è, obiettivi e risultati

Nov 4, 2024 | Digital Transformation

L’innovazione è uno strumento chiave che consente alle aziende di adattarsi rapidamente e crescere in un mercato in continua evoluzione. Per affrontare con successo le sfide sempre più complesse dell’attuale scenario imprenditoriale, il Design Thinking si è affermato come un approccio di grande valore, capace di stimolare la creatività e guidare lo sviluppo di soluzioni innovative orientate alle esigenze reali degli utenti.

Il Design Thinking non è solo un processo strutturato, ma un vero e proprio modo di pensare che pone l’essere umano al centro della progettazione, mettendo in risalto l’importanza delle persone. Attraverso un approccio orientato all’utente, questa metodologia si concentra sull’esplorazione profonda dei bisogni e delle aspettative del cliente, adottando il principio di empatia come punto di partenza. Il processo si basa su un ciclo continuo di sperimentazione e iterazione, che consente di esplorare nuove soluzioni e di affinare progressivamente le idee.

Le aziende moderne devono confrontarsi con modelli operativi obsoleti che ostacolano l’innovazione. Il Design Thinking supporta la crescita di una cultura di sperimentazione e apprendimento continuo, aiutando le imprese a generare idee innovative per affrontare varie sfide. Nello specifico, il Design Thinking permette di:

  • Risolvere problemi organizzativi interni, migliorando le dinamiche aziendali
  • Supportare il lancio di una startup o di nuovi progetti aziendali
  • Ottimizzare i processi di realizzazione e distribuzione di prodotti e servizi

L’obiettivo del Design Thinking è creare soluzioni che non siano solo funzionali, ma che rispondano in modo concreto e significativo alle sfide degli utenti. Questo approccio consente di trasformare il pensiero tradizionale, caratterizzato da processi sequenziali e rigidi, in un approccio flessibile e iterativo, capace di adattarsi ai cambiamenti e alle nuove esigenze.

Il Design Thinking è un processo circolare che favorisce l’apprendimento continuo e la capacità di adattarsi ai cambiamenti. Che si tratti di sviluppare un nuovo prodotto, migliorare un servizio esistente o risolvere un problema organizzativo interno, questo approccio permette alle aziende di rimanere agili e proattive di fronte alle sfide del mercato. La capacità di ascoltare, entrare in empatia e creare prototipi rapidamente fa del Design Thinking una delle metodologie più apprezzate per raggiungere risultati di valore, garantendo una vera differenziazione e un impatto significativo.

I benefici principali della metodologia di Design Thinking?

L’obiettivo principale del Design Thinking è trovare soluzioni innovative che siano pratiche, efficaci e migliorino l’esperienza degli utenti.

Il Design Thinking punta i riflettori sulle persone, considera attentamente i loro comportamenti e bisogni. L’approccio punta a combinare creatività, analisi e iterazione tra i membri del team per sviluppare prodotti, servizi o processi in linea con le esigenze reali.

La forza del Design Thinking risiede nella capacità di promuovere il pensiero laterale, ossia un pensiero che esplora soluzioni non convenzionali e apre a nuove prospettive, andando oltre le risposte standard e spesso poco efficaci.

L’approccio punta a combinare creatività, analisi e iterazione tra i componenti del team per creare prodotti, servizi o processi che rispondano alle esigenze reali.

In senso più esteso, la metodologia del Design Thinking può essere usata da chiunque abbia un problema da risolvere e abbia bisogno di soluzioni creative per affrontarlo, sia in ambito aziendale che personale.

Uno dei principali benefici di questa metodologia infatti è quello di fornire un metodo per prendere decisioni importanti e strategiche

Principali benefici dell’adozione del design thinking

  1. Una prospettiva diversa su problemi e opportunità: il design thinking invita a considerare i problemi dalla prospettiva dell’utente, anziché da un punto di vista esclusivamente interno all’azienda. Questo approccio consente di scoprire opportunità nascoste e di sviluppare soluzioni più in linea con le aspettative dei clienti.
  2. Stimola la creatività: il design thinking non limita la creatività a ruoli o reparti specifici, ma la incoraggia in tutti i membri del team. Si crea così un contesto in cui il pensiero laterale è valorizzato, le idee vengono condivise e discusse liberamente, e la sperimentazione diventa una prassi.
  3. Diminuisce il rischio di fallimento: la prototipazione rapida e i test preliminari permettono di validare le idee prima di un loro sviluppo completo, riducendo il rischio di soluzioni non allineate al mercato e garantendo un uso più efficiente delle risorse aziendali.
  4. Favorisce la collaborazione interfunzionale: il design thinking promuove la collaborazione tra settori aziendali differenti, facilitando l’integrazione di competenze diverse. Questa sinergia aiuta a sviluppare una visione ampia per affrontare i problemi e creare soluzioni innovative.

Tra gli altri obiettivi ci sono anche quelli di: 

  • promuovere un atteggiamento di ascolto,
  • favorire la collaborazione e il team work
  • concentrarsi sui bisogni delle persone, delle aziende e dei clienti
  • sviluppare un ambiente di lavoro positivo e attivo

Quali sono i principi del Design Thinking?

I principi del design thinking si fondano su tre pilastri essenziali: le necessità degli utenti, le potenzialità del team di lavoro e la creatività.

Questo approccio nasce con l’obiettivo di comprendere e soddisfare i bisogni autentici degli utenti. L’utente finale riveste un ruolo centrale nel processo di innovazione, e l’attenzione è rivolta all’ascolto attivo e alla comprensione profonda delle sue esigenze, cercando di immedesimarsi nella sua esperienza. La validità delle soluzioni trovate, infatti, si misura in base a quanto riescano a rispondere a queste necessità reali, assicurando una coerenza tra il risultato finale e i bisogni dell’utente.

Il team di lavoro è un’altra risorsa fondamentale nel design thinking. Un team eterogeneo, composto da persone con competenze ed esperienze diverse, offre un enorme potenziale creativo, capace di generare idee innovative e individuare soluzioni efficaci. La varietà di prospettive e background aiuta a esplorare il problema da più angolazioni, favorendo una comprensione più completa e approfondita.

Infine, la creatività rappresenta il motore di una continua sperimentazione, generando un ciclo virtuoso di osservazione, riflessione e realizzazione. Il design thinking consente di esplorare le possibilità in modo iterativo, adattando continuamente il processo alle nuove scoperte e necessità. Questo approccio aperto consente di migliorare e perfezionare costantemente le soluzioni, assicurando che rispondano sempre in modo ottimale alle sfide affrontate.

Le fasi del Design Thinking

Il design thinking si articola in 5 fasi fondamentali: entrare in empatia, definire, ideare, realizzare un prototipo e testare

Queste fasi, pur seguendo una struttura di base, possono essere adattate alle esigenze specifiche del progetto.

  • Entrare in empatia: la prima fase si concentra sulla conoscenza approfondita dell’utente, includendo bisogni, desideri e obiettivi. In questa fase si raccolgono il maggior numero possibile di informazioni tramite ricerche mirate e contatti diretti, lasciando da parte giudizi o aspettative, per far emergere spunti utili alla soluzione.
  • Definire il problema: una volta raccolti i dati, il team chiarisce e approfondisce il problema da risolvere, identificando le esigenze non soddisfatte degli utenti. Questa fase crea una base solida per la fase di ideazione, garantendo che il focus rimanga sulle priorità dell’utente.
  • Ideare: per sviluppare soluzioni innovative, si procede con una fase di brainstorming, durante la quale il team condivide e valuta molteplici idee. Alla fine, vengono selezionate quelle più promettenti, pronte per la prototipazione.
  • Realizzare un prototipo: in questa fase, le idee prendono forma concreta attraverso modelli o versioni preliminari, che permettono di testare la soluzione e identificare eventuali criticità prima dello sviluppo finale.
  • Testare: in quest’ultima fase, le soluzioni vengono messe alla prova, coinvolgendo direttamente gli utenti per raccogliere feedback. Le informazioni ottenute consentono di confermare, migliorare o adattare le soluzioni, e in alcuni casi possono persino suggerire nuove prospettive sul problema iniziale.

Il design thinking è una metodologia sostenibile che accompagna l’azienda nelle scelte strategiche, creando un processo virtuoso che valorizza le risorse di ogni partecipante e favorisce un approccio all’innovazione centrato sull’utente.

Design thinking vs metodi tradizionali di project management: qual è l’approccio migliore per innovare?

A differenza dei metodi tradizionali di project management, come PRINCE2, che puntano su una pianificazione rigorosa e su un’esecuzione lineare, il design thinking adotta un approccio più flessibile e iterativo, pensato per rispondere alle reali necessità degli utenti. 

Nei metodi convenzionali, la struttura del progetto è definita sin dall’inizio: si stabilisce l’ambito, si creano piani dettagliati e si monitorano costantemente tempi e budget, considerati aspetti cruciali per il successo. 

Poiché i cambiamenti possono compromettere la stabilità del progetto, i metodi tradizionali li trattano come rischi da gestire tramite processi di approvazione strutturati. 

Al contrario, il design thinking considera il cambiamento una parte fondamentale e vantaggiosa del processo, dove ogni fase – empatia, definizione, ideazione, prototipazione e test – è finalizzata a migliorare la soluzione attraverso feedback continui e adattamenti. 

Grazie a questa flessibilità, il design thinking offre soluzioni maggiormente personalizzate e allineate con le esigenze dell’utente, favorendo un risultato finale più innovativo e in linea con le reali aspettative del mercato.

Quali sono i risultati e i benefici del Design Thinking?

Quando parliamo di innovazione, non ci riferiamo solo a nuove tecnologie, ma a soluzioni che sappiano rispondere in modo efficace e autentico ai bisogni degli utenti finali.

Le soluzioni basate sul design thinking sono realizzabili sul piano tecnico e organizzativo, creando un impatto concreto e significativo per l’utente e per l’azienda.

I benefici per i team e i collaboratori

Le soluzioni sviluppate attraverso il design thinking sono frutto della partecipazione attiva di ogni componente del team, poiché questo processo facilita collaborazione e motivazione. 

Il lavoro tra persone con competenze e ruoli diversi contribuisce a superare le barriere tra reparti, creando un ambiente positivo dove tutti si sentono parte di un obiettivo comune. 

Questo approccio stimola la coesione del team e rafforza il legame tra i suoi membri, portando un maggiore entusiasmo e una motivazione condivisa.

I benefici per l’impresa

Le soluzioni sviluppate con il design thinking hanno il vantaggio di essere sostenibili e vantaggiose sul piano economico. 

Oltre a portare benefici tangibili, promuovono un cambiamento culturale in azienda, creando un ambiente di lavoro aperto e proattivo che valorizza i team e stimola azioni costanti e orientate ai risultati.

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