Se hai già sentito parlare di Scrum, forse ti sei chiesto: “ma chi gestisce il progetto se non c’è un Project Manager?”
E soprattutto, perché non c’è una figura come quella del Project Manager in questa metodologia?
Sono domande legittime, soprattutto per chi proviene da un contesto di project management tradizionale, dove il Project Manager è una figura centrale che supervisiona ogni fase del progetto.
Eppure, Scrum funziona perfettamente senza un Project Manager.
O meglio, senza una figura unica che accentra la gestione del progetto e del team.
Con la metodologia Agile Scrum, le responsabilità di gestione vengono distribuite tra i ruoli del team.
In questo articolo vedremo quindi come funziona questo framework Agile, i ruoli coinvolti e i vantaggi di questo approccio.
Cos’è Scrum e come funziona?
Scrum è uno dei framework Agile più diffusi, soprattutto nello sviluppo software, ma oggi viene usato in tantissimi settori, per risolvere un problema della gestione dei progetti tradizionali: la rigidità dei processi.
Il modello tradizionale Waterfall, in cui tutto viene pianificato ed eseguito in sequenza, ha mostrato limiti evidenti, specialmente in ambienti complessi e in continua evoluzione come lo sviluppo software.
Scrum, invece, si basa sull’adattabilità e sulla collaborazione. Il lavoro viene suddiviso in Sprint, cicli brevi in cui il team sviluppa parti funzionanti del progetto, raccoglie feedback e si adatta ai cambiamenti. Questo approccio decentralizza il controllo e valorizza l’auto-organizzazione del team.
E qui arriva il punto di rottura: se il team è auto-organizzato, a cosa serve un Project Manager?
Il ruolo tradizionale del Project Manager
Per chiarire il motivo per cui in Scrum non esiste un Project Manager, vediamo prima quali sono le sue funzioni in un approccio di gestione dei progetti classico, come nel caso del modello Waterfall (a cascata).
Il Project Manager tradizionale si occupa di:
- Pianificare il progetto dall’inizio alla fine, stabilendo tempi, budget e risorse
- Gestire il team, assegnando compiti e monitorando lo stato di avanzamento
- Coordinare la comunicazione tra gli stakeholder e il team di sviluppo
- Risolvere i problemi che possono rallentare o bloccare il progetto
- Assicurarsi che il progetto venga completato nei tempi previsti
Questo approccio alla gestione dei progetti è molto strutturato, rigido e gerarchico: il Project Manager è il punto di riferimento per tutto e tutti e questo funziona in un contesto in cui tutte le variabili sono note e si sa già chi deve fare cosa e quanto tempo ci vorrà per completare quel lavoro.
Al contrario, l’approccio di project management tradizionale non funziona in un ambiente di sviluppo prodotto o in altri contesti complessi, in cui le variabili sono sconosciute.
Se si sta creando la soluzione per la prima volta o si sta risolvendo un problema che non si era mai presentato prima, non può esistere una guida passo passo per farlo.
La soluzione? Lavorare in sprint brevi e rapidi.
Questo permette inoltre di ricevere feedback regolari da clienti e stakeholder e capire se gli interventi eseguiti funzionano o se bisogna aggiustare il tiro, senza la necessità di una figura come quella del Project Manager tradizionale.
Il lavoro è organizzato in modo da essere più flessibile e decentralizzato, e le responsabilità sono divise tra i ruoli principali del team.
I ruoli del team Scrum
Scrum elimina il Project Manager per un motivo molto semplice: favorire l’auto-organizzazione del team, rendendo ogni membro un protagonista attivo nella realizzazione del progetto.
Invece di avere un’unica persona che gestisce tutto, le responsabilità sono distribuite tra tre ruoli chiave di Scrum:
- Product Owner: responsabile della visione del prodotto. Decide cosa deve essere realizzato e stabilisce le priorità nel Product Backlog (la lista delle funzionalità da sviluppare). È il punto di contatto tra il team di sviluppo e gli stakeholder.
- Scrum Master: il suo compito è far sì che il team segua le pratiche Scrum, rimuovendo eventuali ostacoli e aiutando il gruppo a lavorare in modo efficace. Non assegna compiti né prende decisioni per conto del team, ma assume il ruolo di facilitatore e supporta il team nel processo.
- Development Team: il gruppo di lavoro vero e proprio, composto da sviluppatori, designer, tester, ecc. Il team è auto-organizzato, decide come affrontare il lavoro e ha la responsabilità di consegnare un incremento di prodotto funzionante alla fine di ogni sprint.
Data questa suddivisione, non c’è la necessità di una figura che supervisioni tutto come il Project Manager. Il lavoro viene gestito in modo fluido e le decisioni vengono prese in modo collettivo, in un ambiente in cui ogni membro del team è attivamente coinvolto nel raggiungimento degli obiettivi comuni.
Scrum Master vs. Project Manager
Spesso si fa confusione tra il ruolo di Scrum Master e quello di Project Manager, ma in realtà si tratta di due figure molto diverse, sia per obiettivi che per responsabilità.
La differenza principale è che il Project Manager dirige e controlla, mentre lo Scrum Master facilita e supporta.
Nel project management tradizionale, il Project Manager è il responsabile della pianificazione, dell’esecuzione e del completamento di un progetto e ha un focus sui progetti e sulla loro consegna.
Seguendo invece la metodologia Agile, lo Scrum Master assume il ruolo di facilitatore che aiuta il team a lavorare seguendo il framework Scrum.
Lo Scrum Master non assegna compiti né prende decisioni per conto del team, concentrandosi sul processo e sul benessere del team.
Il suo obiettivo è creare un ambiente di lavoro efficiente e produttivo, lasciando che il team sia autonomo.
Come cambia il ruolo di Project Manager in Agile?
Può capitare che il Project Manager abbia difficoltà a passare a processi Agile nel momento in cui l’azienda voglia implementare delle metodologie Agile.
In questi casi, il ruolo del Project Manager tradizionale viene rielaborato: alcuni Project Manager possono diventare Scrum Master, altri possono ricoprire il ruolo di Product Owner acquisendo le competenze necessarie attraverso dei corsi Scrum certificati.
Se da un lato può sembrare strano non avere un’unica persona che si occupa di ogni aspetto della gestione dei progetti e ne dirige l’esecuzione, dall’altro l’approccio di Scrum favorisce un modo di lavorare più fluido, collaborativo e reattivo ai cambiamenti.
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